Modalità:  
sabato 27 luglio 2024    Registrazione  •  Login
 
   
 
   
   
   
 
 
     
 
   JAZZ BLOG Riduci
parla3s.gif

sono disponibile a ricevere domande o pareri di vario genere, possibilmente sul... jazz.
Per aggiungere un parere fate clic su -Commenti-, scrivete nello spazio e per inviare fate clic su -Aggiungi commento-.
 
 
     
     
 
   Blog_Archivio Riduci
 
Stampa    
     
     
 
   Indice dei Blog Riduci
 
 
     
     
 
   Blog_List Riduci
 
Stampa    
     
     
 
   View_Blog Riduci
Da 1455845@aruba.it il 30/07/2006 6.10

... ascoltando bobby mcferrin, mark murphy espresse la sua ammirazione anche se il 'falsetto' non lo faceva impazzire... personalmente, il falsetto mi dà spesso fastidio, ma ammetto che gaetano veloso è comunque meglio di luciano tajoli o di sting o dei bee gees... a quest'ultimi darei il premio del falsetto più brutto della storia... scommetto che dall'alto dei loro bilioni di dollari, possano sopportare la critica... a questo punto forse vale la pena di spiegare cos'è il 'falsetto'... è una voce di testa dell'uomo per entrare nel registro femminile... tutto sommato è una tecnica e nemmeno facile, ma preferisco i boati maschili alla tom jones o l'eleganza di johnny hartman o il chiacchiericcio intellettuale dello stesso murphy... faccio eccezione per il falsetto di chet baker perchè più che pensare ad una donna fa pensare ad un adolescente imberbe... ma per evitare qualsiasi allusione sessuale, aggiungo che la voce di testa non mi piace nemmeno dalle donne, anche se c'è un disco di aura rully delizioso dove rivaleggia con i superacuti della sezione trombe...

Da 1455845@aruba.it il 23/07/2006 10.00

l'improvvisazione è il bello del jazz...ma, attenzione, il jazz usa l'improvvisazione per elaborare il tema e questo significa che il tema non può essere qualsiasi scemenza viene in testa agli strumentisti (vedi sassofonisti e trombettisti...), nè può essere solo uno studio come 'giant steps'... che gli studi facciano parte del repertorio musicale è un fatto... se sono 'tutto' il repertorio... siamo di fronte a qualcuno che non ha niente da dire... e comunque è una realtà indiscutibile che antonio carlos jobim è una ricchezza dell'umanità tutta, mentre di wynton marsalis ne possiamo fare a meno e nessuno... ma proprio nessuno... ne sentirà la mancanza...

Da 1455845@aruba.it il 22/07/2006 11.08

per paradossale che sia non è l'improvvisazione l'aspetto più difficile dell'arte jazz, ma comporre una canzone con musica e parole... è chiaro che non alludo al festival di sanremo... john coltrane ha realizzato una eccellente incisione vocale, ma tutto quello che ha fatto è chiamare un grandissimo interprete di standards, Johnny Hartman, scegliere sei o sette bellissime canzoni ed accompagnarlo con il suo quartetto... se avesse dovuto comporre quelle sei o sette canzoni per l'occasione, non ne sarebbe stato capace... perciò i più grandi sono e restano ellington, fast waller, monk ed il pianista bill evans, ma anche horace silver e john lewis: loro sarebbero stati capaci di concepire una tale opera... quello che resta non è il pernacchio trombettistico o sassofonistico, ma le grandi canzoni... il difficile è fare "sophisticated lady", "round midnight", "only child"... tutto il resto è spazzatura giornalistica... oh, yes...

Da 1455845@aruba.it il 19/07/2006 10.11

ci sono artisti che hanno talento commerciale...ahmad jamal, dave brubeck e così via... ci sono artisti che non hanno alcuno talento commerciale e, quando li conosciamo, il merito del loro successo è di qualche loro amico o agente...vedi bud powell o bill evans... e ci sono tanti, ma tanti artisti che non conosciamo spesso per ragioni stupide: il loro strumento non è più di moda... non riescono a legare con agenti ed impresari... non amano viaggiare... non amano esibirsi... vivono in un paese che non ha alcuna presenza internazionale... non vogliono suonare per la gente ricca... e cosi via la popolarità ha il suo processo... ma non va confusa con il talento...

Da 1455845@aruba.it il 17/07/2006 11.20

mi tocca spesso parlare del successo e come si fa a raggiungerlo... successo significa popolarità e questa si raggiunge, a detta di molti..., mescolando tre aspetti della propria personalità: bisogna essere un pò santo, un pò pagliaccio e un pò puttana... ma tutto questo al momento giusto: spesso si è santi quando bisognerebbe prostituirsi... e capita di avere atteggiamenti clowneschi quando bisognerebbe fare il santo... tutto questo complica la via per il successo... ma si può immaginare e raccontare di averlo avuto... tanto a nessuno interessa controllare...

Da 1455845@aruba.it il 12/07/2006 11.13

il musicista jazz più completo è il cantante- pianista seguito, a poca distanza, dal cantante-chitarrista. queste due categorie d'artisti affrontano il jazz in tutti i suoi aspetti soprattutto se sono anche compositori... l'appassionato dovrebbe riflettere: ellington era duke, basie era count, mingus era baron, ma king era nat 'king' cole... in italia, il cantante-pianista è relegato al ruolo di cameriere musicale... tutti si sentono autorizzati ad avvicinarsi a lui e chiedergli la più scema delle canzoncine e magari imporre il proprio canto o raglio... è la perfetta dimostrazione di mancanza di cultura musicale e di mancanza di rispetto per il musicista...

Da 1455845@aruba.it il 10/07/2006 8.51

... notoriamente, gli inglesi hanno tentato di insegnare i loro sports e giochi dovunque sono andati... e sono andati dovunque... viene da chiedersi come mai i pakistani adorano il cricket e gli italiani e quasi tutti gli altri amano il calcio... Ok... diciamo pure che qualche secolo fa lo giocavano a firenze... diciamo pure che data la nostra straordinaria abilità con le mani... ci incuriosiva cosa avremmo saputo fare con i piedi... aggiungiamo pure che i latinos ed i neri sembrano nati per questo gioco... e che è divertente parlarne a qualsiasi livello... che essendo la metafora della guerra e pertanto della vita... tutti si riconoscono facilmente a meno che non parlano di fuorigioco... by the way, nessuno ha notato la somiglianza con il melodramma?

Da 1455845@aruba.it il 08/07/2006 11.09

... vediamo di applicare la stessa legge d'autore al jazz: il regista può cambiare in ogni brano... gli sceneggiatori sono ovviamente gli autori dei temi... e la musica... sono i musicisti... pertanto, esaminando quella che è considerata la più grande incisione di tutti i tempi, "kind of blue", i registi sono miles davis e bill evans... gli sceneggiatori sempre davis ed evans, anche se notoriamente, davis "ha dimenticato" di nominare il pianista... poi bisogna elencare tutti i musicisti: davis, evans, john coltrane, cannonball adderley, paul chambers, jimmy cobb e wynton kelly

Da 1455845@aruba.it il 07/07/2006 8.20

in fondo è semplice... il regista è l'allenatore, of course, i calciatori sono gli autori del copione ed il pubblico riveste il ruolo della musica: commenta e suggerisce le emozioni, con un enfasi degna del peggiore wagner che è ovviamente il musicista preferito di quell'insulto alla musica che sono gli autori di colonne sonore... tranne qualche eccezione... of course, of course... ma come applicare tutto questo al jazz?

Da 1455845@aruba.it il 06/07/2006 14.04

jazz,cinema e calcio sono contemporanei e collettivi... questo
impone di stabilire chi sono gli autori dell' opera...
il cinema ha deciso: gli autori sono il regista, lo sceneggiatore ed
il musicista ovviamente possono esserci molteplici responsabili
delle varie categorie...
è interessante pensare come trovare l'equivalente nel jazz e nel
calcio...