Da 1455845@aruba.it il
07/06/2007 9.14
è molto più difficile fare una incisione di jazz vocale che una strumentale di pari livello... da bravo studioso della materia, mi sono spesso chiesto perchè... esaminando i vari elementi, si nota che un brano cantato sceglie un soggetto preciso, mentre un brano strumentale lascia alla fantasia di ognuno l'individuazione della sua storia... se così possiamo dire... poi c'è la voce del cantante o della cantante... niente può risultare così soggettivo... parlando di strumenti, diciamo in generale: ci piace il sassofono, il pianoforte, la chitarra...magari notiamo che preferiamo il sassofono contralto al tenore o viceversa... ma raramente ci soffermiamo sul suono di questo o di quel soggetto... anzi, di solito amiamo la diversità... con la voce, il comportamento è opposto... per ragioni che spesso non sappiamo individuare, amiamo questo e non quello... il cantante preferito di charlie mingus era jackie paris, mentre miles davis voleva bob dorough: scelte assolutamente impopolari...lo scrivente trova irresistibile il timbro di Johnny Hartman, stilisticamente vota mark murphy, ma pensa che il massimo del jazz vocale sia ancora armstrong che canta ellington, in una incisione dove lo stesso ellington prende il posto di billy kyle nel gruppo di armstrong... viene il dubbio che l'impresa sia disperata...