Fame, come molti britannici, frequenta con disinvoltura il jazz classico, il blues, il rock, il ‘latino’, il ‘vocalese’ e così via. La sua ballata di Bonnie e Clyde, ispirata al film omonimo, fu un successo notevole superiore persino allo stesso film. Ma, in seguito, Fame restò un cantante per intenditori ed una sua innata modestia lo fece lavorare, anche solo come organista, per artisti come Van Morrison ed altri.
Fame ha una bella voce, estesa e duttile e una carica ritmica che può fare pensare al primo Elvis Presley o anche al rimpianto Bobby Darin. A tutto ciò bisogna aggiungere una conoscenza totale del jazz vocale.
Ci si può chiedere se Fame, il cui vero nome è Clive Powell, abbia sfruttato la permanenza di Mark Murphy in Europa negli anni settanta, per esempio, nello studio del ‘vocalese’. E’ va ricordato che Blossom Diarie, la grande cantante pianista britannica, gli ha dedicato un piacevole valzer: ‘Sweet George Fame’.
In sintesi è giusto vedere George Fame come un grande frutto della Londra più elegante, colta ed innamorata dello swing.
Lo swing è anche la caratteristica principe di Joao Gilberto, ma in una fusione del cool con la musica
Brasiliana che produce una ‘cosa nuova’…ovvero la famosa bossa nova.
In una immagine non tanto audace, sembra di ascoltare la tromba sordinata di Miles Davis su degli accordi di chitarra ricchi e ritmicamente seducenti. O, se vogliamo, un crooner che si accompagna con una chitarra che fa una sintesi fra il samba e Jimmy Raney… Qualcosa mai ascoltato prima.
E poi c’è il repertorio, Gilberto canta solo canzoni di alto livello: accanto alle supreme composizioni
dell’ amico Antonio Carlos Jobim, mette lavori di altri solo se reggono il paragone.
Le sue incisioni più famose sono ovviamente quelle con il sassofonista Stan Getz e la prima moglie,
Astrud Gilberto. Ma di Joao si può ascoltare qualsiasi cosa, non c’è una sola sua esecuzione che sia al di sotto dell’eccellenza.
Del resto non potrebbe nemmeno se lo volesse: troppo raffinato e complesso il suo lavoro chitarristico e vocale.
Va infine ricordato che è stata la sua versione, nell’album ‘Amoroso’, a fare di ‘Estate’ di Bruno Martino un brano conosciuto in tutto il mondo.